L'Ambrosia cresce al di sotto dei 500 m. di quota, infestando sia i campi coltivati a soia, girasole, mais e barbabietola, sia terreni incolti come i bordi delle strade, le massicciate ferrovierie, le aree industriali dismesse, le aree agricole non coltivate, i cantieri edili.
L'ambrosia germina a partire dal mese di maggio; la fioritura è stimolata da condizioni di giorno corto e ha luogo nelle nostre zone a partire dal mese di luglio. Le concentrazioni di polline più elevate si registrano da metà agosto a metà settembre.
Non confondere l'Ambrosia con l'Artemisia, che ha un fusto meno ramificato e foglie simili, ma più chiare nella faccia inferiore.
Per ridurre l'esposizione ai pollini dell'ambrosia (ma vale in generale per tutti i pollini), è buona norma:
- evitare di uscire all'aria aperta nelle prime ore del mattino soprattutto nelle giornate più calde e ventilate. Il momento migliore per uscire è il tardo pomeriggio oppure subito dopo un acquazzone quando le concentrazioni di polline nell'aria sono minori;
- fate fare la doccia e lavate i capelli ogni giorno o almeno spazzolateli con energia (il polline spesso rimane intrappolato tra i capelli e di sera va a depositarsi sul cuscino, da dove viene facilmente inalato);
- viaggiate in auto preferibilmente con i finestrini chiusi. Se l'automobile è dotata di un sistema di filtri per pollini, ricordatevi di cambiarli regolarmente;
- in casa tenete preferibilmente le finestre chiuse: meglio aprirle nelle ore notturne. Quando si areano i locali, coprire letto, pelouches o altri oggetti di uso comune con un telo da ripiegare e scuotere all'esterno la sera; riporre il guanciale in un armadio durante il giorno;
- cercate di ridurre il tempo trascorso all'aperto, specie nelle giornate ventose, con sole e tempo secco: in queste condizioni il polline è molto concentrato nell'aria;
- se avete prurito e lacrimazione agli occhi, lavate la faccia e le palpebre per rimuovere il polline, poi applicate delle compresse fredde di cotone sulle palpebre ed eventualmente instillate apposite gocce;
- scegliete luoghi di vacanza dove l'impollinazione è quasi assente: zone marine o di montagna, dai 500 metri in su, dove non cresce la pianta;
- fate attenzione all'ingestione di alcuni frutti come melone, pomodori, cocomeri, arance, kiwi: possono dare reazioni tipo gonfiore o bruciore alla bocca e lingua per via di reattività allergica simile a quella dei pollini di graminacee;
- inoltre seguite le indicazioni del medico circa l'uso dei farmaci per prevenire e curare le manifestazioni allergiche.