COMUNE di OLGIATE OLONA

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FAI DI VILLA GONZAGA IL TUO LUOGO DEL CUORE

 

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Il Comune di Olgiate Olona partecipa al censimento Fai "I luoghi del cuore" edizione 2016 candidando Villa Gonzaga. Un'opportunità per accedere a finanziamenti utili al suo recupero. Se anche tu vuoi che la Villa torni al suo antico spelndore, partecipa al censimento. Apponi il tuo voto online o con una firma presso Pro Loco, Ufficio Anagrafe, ufficio URP e biblioteca entro il 20 novembre 2016. Possono votare anche i non residenti e i cittadini stranieri.

Modulo raccolta firme  - Regolamento  -  Il progetto "I luoghi del cuore"

Le tempere di Antonio Rubino in Villa Gonzaga

Attività che aderiscono a far diventare VILLA GONZAGA il tuo luogo del CUORE

STORIA DI VILLA GONZAGA

Il complesso di Olgiate Olona oggi ai più noto come “Villa Gonzaga” appariva nel Catasto teresiano con il numero di mappa 757: la partita catastale era intestata al marchese Giovanni Paolo Molo (in alcuni documenti il cognome è indicato come Mollo, Molli, Molla) fu Carlo, sotto il nome di “casa di propria abitazione”. Con Francesco Venino e Antonio Visconti, il Molo era tra i principali appaltatori della regalia del sale, vale a dire uno dei personaggi della finanza privata di metà Settecento che finanziava l’Erario assicurandosi in cambio una quota degli utili sulle provviste. Il 15 marzo 1751 il Molo, che era stato segretario del Senato milanese, Impresaro della Mercanzia (cioè dei dazi di confine del milanese) e del Rimplazzo (vale a dire dell’appalto per la manutenzione e approvvigionamento dell’esercito), aveva ottenuto dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria il titolo di marchese di Azzate e di Dobbiate. Nel 1752 il Molo estese i suoi possedimenti acquistando il feudo di Crenna e con una donazione fece erigere nella piazza centrale di Olgiate Olona un monumento a San Carlo Borromeo. Dal punto di vista catastale la villa olgiatese di proprietà del Molo era contraddistinta sotto il nome di “casa di propria abitazione”, descritta nel 1828 da Francesco Bombognini come «casa Molla, che vi aveva un gran palazzo con un delizioso giardino». La sua configurazione piantistica era, salvo modifiche e integrazioni marginali, quella che permarrà per un altro secolo e figurerà ancora nella mappa del primo catasto del Regno d’Italia. Nel 1760, alla morte del marchese Giovanni Paolo Molo, la proprietà di Olgiate Olona passò al figlio Giuseppe Antonio e il 30 giugno 1800 tutta la partita catastale venne venduta al barone Luigi Castelli (altrove Castello); a quella data la villa di Olgiate Olona era classificata come “casa di villeggiatura” di tre piani e settanta vani, ubicata in via Vittorio, ex via di Mezzo. Alcuni anni dopo, però, il barone Castelli venne interdetto dal Tribunale di prima istanza civile di Milano dall’amministrazione dei propri beni “per eccessiva prodigalità” e la gestione del suo patrimonio fu affidata a un curatore, che mise in vendita la villa di Olgiate Olona. La acquistò il conte Alessandro Paolo Greppi in data 11 aprile 1824 per un importo di 15.208 scudi. La vendita riguardava complessivamente 3032.10.6 pertiche milanesi: una pertica equivaleva a 654,51 metri quadrati e quindi si trattava di un’area complessiva di quasi due chilometri quadrati. Considerando che l’intero territorio comunale è attualmente di 7,3 chilometri quadrati, il Greppi diventava proprietario di circa un terzo del paese. Quando il 15 luglio 1830 Alessandro Greppi morì a soli quarantotto anni, senza lasciare testamento, la proprietà di Olgiate Olona venne intestata per uguali porzioni ai figli Paolo Emanuele, Antonia e Luigia Valentina, tutrice la madre, la duchessa Gabrielle Isaure de Saulx Tavannes. Anche dopo essere rimasta vedova, la duchessa coltivò con particolare cura la ristrutturazione della “casa di villeggiatura” di Olgiate Olona e del parco di pertinenza. Fu in questo periodo che la villa subì importanti interventi di trasformazione che le diedero i caratteri dello stile neoclassico che, ancora oggi, presenta l’edificio principale, probabilmente opera dell’architetto Luigi Canonica: la scelta di non procedere a un totale rifacimento delle preesistenze edilizie ma piuttosto a una più veloce ed economica ristrutturazione, che rendeva possibile anche una esecuzione frazionata degli interventi, era tipica di quegli anni in cui i nobili erano soliti trascorrere i mesi autunnali e invernali nelle residenze urbane, per poi trasferirsi in primavera-estate, con tutta la famiglia, nelle ville di campagna, spesso centri di redditizie aziende agricole, ma soprattutto luoghi di svago e quiete, simbolo di potere e prestigio. La moglie di Alessandro Greppi profuse tutte le sue energie ad abbellire la villa di Olgiate Olona. Vennero apportate modifiche e ampliamenti al vecchio fabbricato, cercando una relazione tra spazio interno e verde esterno secondo il linguaggio formale proprio dei secoli precedenti: abeti, querce e viali di carpino, simili a fantastiche gallerie verdi, congiunsero idealmente la villa agli orti sottostanti, l’accesso ai quali venne reso possibile attraverso l’edificazione di una massiccia scalinata in granito di Como - della quale non è noto il progettista - in parte visibile ancora oggi. Nel giro di pochi anni Gabrielle Isaure portò la villa di Olgiate Olona a un non comune splendore. Quando il 4 novembre 1896, morì a Milano Luigia Valentina, ultima discendente del ramo Greppi alla Cavalchina, la proprietà passò in eredità al principe Emanuele Gonzaga di Vescovato. Nella denuncia di successione la Villa era indicata come “casa di villeggiatura sita in via Vittorio al civico n. 2 della consistenza di piani tre e vani settanta”. Il principe mantenne la proprietà fino al 1905 quando, sguarnita di ogni opera d’arte e spogliata degli arredi, la villa dei Gonzaga venne venduta alla Congregazione delle Figlie della Presentazione di Maria SS. al Tempio di Como, le quali entrarono in Olgiate Olona ove assunsero la direzione dell’asilo infantile, dell’oratorio femminile e aprirono un Collegio femminile. Il collegio Gonzaga restò operativo fino al a1918 quando la proprietà passò all’Opera di Prevenzione antitubercolare Infantile (OPAI). Nasceva la Casa dei bambini di Olgiate Olona, il primo preventorio antitubercolare infantile italiano (per un approfondimento www.opai.it).

[tratto da: FERRAZZI Enrica Mariateresa, La Casa dei bambini in Villa Gonzaga a Olgiate Olona. Storia del primo preventorio antitubercolare infantile italiano, Archivio Fotografico Italiano, 2013]